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16/07/2024
La solitudine può
colpire individui di qualsiasi età, ma a essere maggiormente vulnerabili sono
le persone anziane. Abbiamo tutti sperimentato
l’isolamento sociale durante la pandemia, ma alcune persone ci convivono
quotidianamente. Per solitudine si intende, in senso più “sociologico”, la
discrepanza tra le connessioni sociali che si hanno e quelle che si desidera avere,
sia in termini di quantità che di qualità. Si può avere un’agenda sociale piena
di tanti impegni, ma poco soddisfacenti e piacevoli. Spesso le connessioni
sociali sono dettate più dall’obbligo che dalla scelta personale. In questi
casi, aumenta la sensazione di isolamento sociale o solitudine. Non aiutano a
contrastare la solitudine i social media, anzi, paradossalmente ci rendono più
soli e ci allontano da relazioni umane e sociali “reali”.
Ma che impatto ha
tutto ciò sulla salute?
Da tempo ormai la
scienza studia la stretta correlazione tra solitudine e salute e recenti dati
dell’OMS non fanno che confermare quanto evidenziato da decenni di ricerca
sull’argomento. La solitudine e l’isolamento sociale hanno un impatto
significativo sulla mortalità e sulla salute, un dato su tutti: il rischio
di morte prematura aumenta tra il 14% e il 32%. Ossia, la solitudine è dannosa
quanto altri fattori di rischio quali il fumo, il consumo eccessivo di alcol,
l’inattività fisica e l’obesità. Non solo, solitudine e isolamento aumentano
anche il rischio di cattiva salute fisica, ad esempio aumentando fino al 30% il
rischio di ictus e malattie cardiovascolari e fino al 50% il rischio di
problemi di salute mentale come la demenza, l’ansia e la depressione.
In che modo
possiamo rimanere socialmente connessi?
Ad esempio, ci
suggerisce la scienza, coltivando le relazioni esistenti con la famiglia e gli
amici, rivedendo le priorità e il valore che diamo alla connessione sociale.
Altra modalità efficace è quella di unirsi a gruppi di impegno civico della
comunità, fare volontariato, o iniziare a svolgere un’attività in un’area di
interesse, che si tratti di musica, sport, arte o lettura. Anche semplicemente
salutare, chiacchierare con i vicini o i negozianti si trasforma in
un’opportunità che tutti possiamo cogliere per coltivare connessioni sociali o
per crearne di nuove. Durante le conversazioni è importante ridurre al minimo
le distrazioni, un buon suggerimento è quello di mettere da parte il telefono,
o, comunque, non guardarlo in continuazione come normalmente facciamo. Infine,
sono sempre più numerosi gli studi e le ricerche sull’effetto benefico della
gentilezza, che favorisce il rilascio di ossitocina, serotonina e dopamina,
migliorando il nostro umore e riducendo lo stress. Anche piccoli atti di
gentilezza, ci ricorda la scienza, possono fornire supporto agli altri e spesso
possono farci sentire meno soli e meno disconnessi. La gentilezza è gratuita e
fa bene a noi e agli altri!
L'Istituto
Superiore di Sanità: suggerimenti e consigli utili
Alcuni
suggerimenti che consentono, a seconda del proprio stato di salute, di entrare
in contatto con gli altri e sentirsi di nuovo utili e apprezzati includono:
- cogliere ogni occasione per fare
conversazione
-invitare amici o parenti a casa,
oppure, se la salute lo consente, uscire di casa e andare a trovarli
-rimanere in contatto con gli
altri, anche tramite il telefono
-imparare ad usare il computer, in
modo da utilizzarlo per condividere e-mail e foto con familiari e amici,
ricontattare vecchi amici su siti di social media o incontrare le persone
gradite in video
-farsi coinvolgere da associazioni
di quartiere, frequentare i Centri sociali per anziani
-pianificare gli impegni della
settimana in anticipo, in modo da avere già organizzate tutte le attività che
si vogliono svolgere
-aiutare gli altri facendo
volontariato
-iscriversi all’Università della
terza età
Cosa fare se si soffre di solitudine:
-stringere nuove amicizie e avere
contatti sociali, iniziare a frequentare un corso su aspetti che incuriosiscono
o fare volontariato
-frequentare un posto dove ci si
possa ritrovare con altre persone, senza dover necessariamente interagire se
non se ne ha voglia. Ad esempio, un cinema, un bar o un parco dove fare una
passeggiata
-modificare il proprio stile di
vita, fare attività fisica, mangiare in modo sano, non bere alcolici, dormire
il giusto quantitativo di ore, in modo da sentire di avere maggiore controllo
sulla propria vita
-parlare dei propri sentimenti a un
amico, un familiare, un medico o uno psicologo
-cercare un gruppo di mutuo aiuto,
chiedendo i riferimenti al proprio medico o alla ASL di riferimento
Cosa non si deve fare se si soffre di solitudine:
-fare tutto in una volta, è
importante stabilire dei piccoli obiettivi da raggiungere facilmente
-fissarsi sulle cose che non
possono essere cambiate, è importante utilizzare il proprio tempo e le proprie
energie per il proprio benessere
-fare confronti con gli altri
-pensare che non si riuscirà mai a
stare meglio, esistono varie possibilità con le quali ci si può aiutare o
essere aiutati
-usare alcol, sigarette, gioco
d'azzardo o droghe per alleviare la solitudine, possono solo peggiorare il
problema