Carta Europea della Disabilità: gli interventi

Carta Europea della Disabilità: gli interventi

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30/06/2022



Si è tenuto lunedì 27 giugno, a Manocalzati presso l’ Hotel Bel Sito due Torri un convegno sulla Carta Europea della Disabilità, iniziativa presa in collaborazione con l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale di Avellino per illustrare gli obbiettivi della Strategia dell'Unione Europea in materia di disabilità, finalizzata all'introduzione di una tessera che permetta l'accesso a servizi, in coerenza e reciprocità con gli altri Paesi della UE, alle persone con disabilità, per contribuire alla loro piena inclusione nella vita sociale delle comunità. 

Al tavolo, presieduto da Antonio Maglio, Segretario Generale della FNP Cisl Campania, Raffaele Tangredi, Segretario Generale Fnp Cisl IrpiniaSannio, Doriana Buonavita, Segretaria Generale Cisl Campania, Andrea Cuccello, Segretario Nazionale Cisl.

I lavori introdotti dal Segretario Tangredi, hanno visto le relazioni della Dr.ssa Giovanna Baldi, Direttrice della Sede INPS di Avellino e del funzionario Gerardo Cipolletta Responsabile URP e Segretario del Comitato Provinciale INPS. Sono intervenuti Ermanno Simeone, Presidente del Comitato Provinciale INPS di Avellino, Dr. Carmine De Blasio, Componente Tavolo Regionale di Valutazione e Promozione delle Politiche Sociali, Dr.ssa Melicia Comberiati, Componente Osservatorio Regionale sulle Disabilità e Portavoce Alleanza contro la Povertà in Campania, Felicia Inghilterra, Ust Cisl IrpiniaSannio Doriana Buonavita, Segretaria Generale Regionale CISL Campania. Ha concluso il Segretario Andrea Cuccello. 

 

Gli interventi:

Il Segretario Tangredi ha dato il via ai lavori, partendo dall’idea che la Carta europea della disabilità nasce nell’ambito del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori istituito dal Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021 e traccia la situazione della disabilità in Italia e nella nostra provincia. 

“In Italia sono 3 milioni e 800mila le persone che vivono una disabilità. Di queste 3 milioni e mezzo vivono in famiglia e solo 164mila usufruiscono di un servizio a domicilio. Nazioni come la Germania, la Francia, la Spagna, la Svizzera hanno una legge sulla non autosufficienza, l’Italia ancora no.

La disabilità va a braccetto con la povertà. Spesso infatti insieme alla disabilità si registra l’impossibilità di curarsi e sostenere le spese necessarie.

In Campania solo 140 comuni, hanno nel proprio bilancio a disposizione fondi per l’anzianità e la vecchiaia. Si vive in questi territori male complessivamente, senza nessun aiuto. Rispetto al Nord, al Sud si vive di meno perché non ci sono servizi e strutture.

In Italia l’intervento a favore dei non autosufficienti, ovvero l’indennità di accompagnamento è rimasta a 529 euro. Riteniamo che tale cifra deve essere commisurata al grado di gravità della disabilità”

Raffaele Tangredi

Segretario Generale Fnp Cisl IrpiniaSannio     

 

“Dal 2023 sarà estesa anche a tutte le altre nazioni la partecipazione alla ‘disabilità card’, che per ora prevede diritti che non valgono sempre da una nazione all’altra. E’opportuno ampliare il ventaglio delle convenzioni affinchè chiunque possa avere le stesse possibilità”

Giovanna Baldi,

Direttrice Sede Inps Avellino

 

“Il progetto ‘Inps per tutti’ è nato dalla volontà di favorire l’integrazione sociale e promuovere il contrasto alla povertà. Crediamo fortemente nelle collaborazioni e come direzione Inps provinciale di Avellino abbiamo intrapreso una collaborazione con la Caritas diocesana, affinché gli operatori vengano formati per fornire più informazioni sono possibili agli “ultimi” che si recano da loro per i pasti”

Gerardo Cipolletta,

Responsabile URP e Segretario del Comitato Provinciale INPS

 

“Abbiamo un problema grosso al sud: un problema di governance. Oggi in Italia i comuni non funzionano più. Non ha senso avere un comune di 1000 abitanti e uno di 5000 perché non ci sono neanche le persone che lavorano lì e i servizi da attivare. La priorità è darci una forma organizzativa efficiente, ovvero la trasformazione degli ambiti sociali in forme organizzate più efficaci come i consorzi”

Ermanno Simeone,

Presidente del Comitato Provinciale INPS di Avellino

 

“In un paese civile la disabilità non dovrebbe essere un ostacolo. Purtroppo così non è”

Felicia Inghilterra,

Ust IrpiniaSannio

 

“Parliamo di card della disabilità ma abbiamo ancora il problema della certificazione della disabilità. Un bambino nato in un comune è più o meno fortunato di un bambino che nasce altrove.

E ciò è assurdo!

Cosa chiediamo?

Una legge quadro nazionale per la Non Autosufficienza che preveda:

-risorse adeguate e dedicate alla non autosufficienza,

-il superamento delle differenze esistenti tra le varie Regione e a volte all’interno delle stesse,

-servizio socio-assistenziali accessibili a tutte le famiglie dal punto di vista economico,

-continuità assistenziale nel territorio,

-potenziamento del Servizio sociale nei Comuni,

-istituzione in tutto il territorio del PUA (Punto Unico di Accesso) per valutare e decidere insieme alla Persona e alla Famiglia quali sono le prestazioni e i servizi domiciliari o residenziali più idonei per garantire il diritto del disabile e restare al proprio domicilio senza perdere i rapporti affettivi e sociali.

La povera può essere abitativa, sociale, economica. E’ una questione di dignità innanzitutto!”

Melicia Comberiati,

Componente Osservatorio Regionale sulle Disabilità e Portavoce Alleanza contro la Povertà in Campania

 

“Se si facesse un’analisi di tutti gli ospedali della salute e strutture simili ci accorgeremmo che siamo o meglio eravamo pieni di strutture con la giusta attrezzatura. Ma non sono stati sfruttati.

Siamo l’unica regione in Italia che non ha rinnovato il contratto per i navigator. Se non si trovano dipendenti è facile dare la colpa al reddito di cittadinanza invece che ai contratti troppo fragili.

Perché non si parla mai di massimo salariale?

Quando parliamo in maniera settoriale delle politiche di genere, le politiche per i giovani, le politiche per gli anziani, le politiche sociali, l’attenzione viene distolta. Dobbiamo invece costringere chi deve scegliere ad avere una visione complessiva parlando di famiglia e luoghi di comunità. Il tempo è cambiato: si parla di rioccupare le periferie e i posti ormai disabitati. Purtroppo la politica di austerity ha costretto la chiusura di sedi e presidi anche importanti. Abbiamo invece i precari, i giovani, gli anziani di cui occuparci.

La paura, il senso di smarrimento sono dovuti anche al fatto che ci si sente soli perché le famiglie sono state abbandonate.

Il vero motore è il Mezzogiorno, siamo noi e dobbiamo cambiare modo di agire. Dobbiamo dare il buon esempio, con le politiche concertative, la formazione, investendo in risorse umane.

Occorre rafforzare le sinergie, valorizzare il dialogo, stimolare le collaborazioni!”

Doriana Buonavita,

Segretaria Generale Cisl Campania

 

Quando si parla di un percorso che riguarda un meccanismo di riconoscimento della disabilità, ci si imbatte in meccanismi complicati.

Il sistema della famiglia, prima molto più numeroso costituiva un fattore importante sul quale basarsi, perché c’erano più persone su cui poter contare, rispetto poi agli anni in cui si invecchia e si hanno meno persone su cui poter fare affidamento.

Abbiamo attraversato 2 grandi crisi che si sono riversate con virulenza nell’ambito del sociale ed ora siamo arrivati ad una nuova stagione.

Non ci sono solo le risorse relative al PNRR ma anche le risorse del fondo complementare.

Dobbiamo costruire un asset industriale della non autosufficienza. Dobbiamo fare in modo che il sistema cambi l’approvvigionamento del sistema di energetico.

Quando c’è un anziano non autosufficiente non cresce solo la sua infelicità, ma anche l’infelicità delle famiglie e ciò incide anche sulla qualità della vita dei familiari”

Andrea Cuccello,

Segretario Nazionale Cisl

 

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